martedì 6 novembre 2012

Cinquanta sfumature di risotto: perché?



Ebbene sì: da oggi nasce un blog interamente dedicato al mondo del risotto: il titolo è chiaramente una provocazione per attirare più lettori possibili (^^). Ovvio che di sfumature nel risotto ce ne stanno infinite, altro che cinquanta... Non se ne sentiva la mancanza, starete pensando. Ma veramente? Siete proprio sicuri di sapere tutto, ma proprio tutto intorno a questa vera e propria istituzione gastronomica? No, perché a mio avviso c’è tanta confusione, o peggio disinformazione in giro!
Ma procediamo per gradi. In casa, ma anche, modestamente, sul web (scrivo da una decina di anni come “gastrosofa”) sono nota come “quella dei risotti”. Si vocifera persino che nel rubinetto della cucina io abbia tre posizioni nel miscelatore: acqua fredda, acqua calda e risotto, né a me fa piacere smentire… Il risotto, lo ammetto, è uno di quei piatti che a casa mia riscuote più successo.
Lo propino spesso, almeno tre sere a settimana, e naturalmente nei giorni di festa. Il risotto è il piatto della festa, dalle mie parti: lo si fa anche a Natale e a Santo Stefano, a Capodanno, a Pasqua e a Ferragosto. Ovviamente declinato a seconda delle stagioni: e se qualcuno pensa che l’autunno sia l’unica stagione ammissibile per il risotto, sta prendendo un granchio colossale.
Il risotto è il piatto versatile per eccellenza, che può essere iperbolico o semplice, lavorato o delicato, ma sempre potenzialmente adattabile alle esigenze più disparate. La mia nonna materna era milanese. Bergamasca di origine, e ristoratrice. Nella Milano dell’immediato dopoguerra prese in mano una mensa importante, quella dei tramvieri, e durante le riunioni di famiglia si rievocano spesso le sue grandissime risottate. Io, sia chiaro, non ho da gestire un impegno così importante, ma nel mio piccolo sono madre di famiglia numerosa, ragion per cui posso dire di avere ereditato il suo spirito, anche se in scala un po’ più ridotta. ^^.
Insomma, il risotto ce l’ho nel sangue. O meglio, nelle vene mi scorre il brodo. Quindi ho deciso che metterò a disposizione la mia risottosofia per portare un po’ d’ordine in questo brulicare di informazioni senza capo che ribolle sul web come in un calderone (di risotto) senza timoniere. Pronti, dunque, a leggerne ogni giorno di tutti i colori e di tutti i risi, i brodi, i soffritti le mantecature? Partenza… via! ^^

7 commenti:

  1. Ma che bella sorpresa Laura, mi piace questo blog. Tantissimi auguri per la nuova creatura!

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  2. Dida, non poteva esserci benvenuto più bello per me!!! Sei un tesoro! Naturalmente spero di poterti dedicare presto una pagina... ci stai?

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  3. Ma che bello questo blog! Vista la tua passione per il Riso, che adoro anch'io, mi permetto di consigliarti il volume RISO, edito da Reed Gourmet (www.reedgourmet.it), scritto dai mitici Fratelli Cerea. E' bellissimo!

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  4. Oh, che bella sorpresa, Laura! Non vedo l' ora di leggere e.. Rispettare con te!

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  5. Grazie mille! Ogni suggerimento qui riguardo a riso e risotti è prezioso e graditissimo. (p.s.mi dici chi sei? ;))
    Luisa, mi fa molto piacere! Tra l'altro tu sei una delle poche che "risotta" bene ;). Ti avviso già che prossimamente verrai citata du questi lidi ^^. A presto!

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  6. Ahahahahah!! E io che mi aspettavo un articolo !! Ma tu quando parti, parti in quarta sul serio!!
    Bello questo blog: ne vedremo delle belle...e delle buone!
    Congratulazioni e un abbraccio

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  7. Un articolo sul risotto??? Uno solo? Chiediamo al mio capo quanti ne ho già scritti? ^^
    Grazie mille, Patrizia. Un bacione!

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